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Santa o sgualdrina — Essere donna in Italia

Una mostra di Franziska Gilli & Barbara Bachmann

La Galeria FREELENS è lieta di invitarVi all‘apertura della mostra giovedì 17 febbraio a partire dalle ore 18.

Luogo dell‘evento: FREELENS Galerie, Alter Steinweg 15, 20459 Hamburg

Durata della mostra e orario di apertura: 17 febbraio – 13 aprile 2022, lunedì – giovedì ore 11 – 18, venerdì ore 11 – 16

Il 7 aprile (ore 19) Franziska Gilli e Barbara Bachmann torneranno ad Amburgo per una presentazione del loro libro “Santa o Sgualdrina” (Edition Raetia).

L’immagine femminile in Italia non potrebbe essere più agli antipodi e contraddittorio: santa o sgualdrina. Come vivono le donne questa contrapposizione? E come si inseriscono le giovani donne in questa classificazione? La accettano o si oppongono? Queste sono le domande che hanno spinto la giornalista Barbara Bachmann e la fotografa Franziska Gilli a intraprendere le ricerche per il loro libro “Santa o sgualdrina” pubblicato da Edition Raetia. Hanno raccolto preziose testimonianze nel paese in cui una donna viene uccisa da un uomo ogni tre giorni. Hanno descritto anche tutte le diverse sfumature di essere donna e hanno scoperto un femminismo emergente.

Non che in Italia manchino le femministe ma dopo tre anni di ricerche, le autrici sono arrivate a concludere che il potere della televisione e del Vaticano plasma ancora pesantemente l’immagine delle donne. Tuttora donne poco vestite ballano ammiccando nei programmi serali di punta e sono le stesse donne a tramandare una percezione di ruolo cristiano-conservatrice, gli stereotipi sessisti appaiono radicati. Questo induce le giovani donne a emulare le showgirl viste in televisione, come documenta uno struggente reportage sulla vita della giovane Francesca che ha combattuto per vari periodi contro l’anoressia. Le autrici hanno avuto l’opportunità di guardare dietro le quinte del notiziario satirico “Striscia la notizia”; nel programma, che va in onda quotidianamente sull’emittente televisiva dell’ex presidente del Consiglio e magnate dei media Silvio Berlusconi, le cosiddette “veline” contribuiscono a plasmare l’immagine femminile: discinte e provocanti, sono solo accessori, senza alcuna funzione reale che non apparire. Ma questa è l’immagine femminile trasmessa per più di trent’anni in un programma televisivo seguito da una media di 4,5 milioni di persone a episodio: tutto questo ha delle conseguenze.

Un altro capitolo del libro affronta il tragico tema dei femminicidi. Nel gennaio 2020, 7 donne sono state trovate morte durante una sola settimana, in 7 giorni. Sono state violentate, prese a calci e picchiate a morte, strangolate, accoltellate o uccise a colpi di arma da fuoco. Tutte le donne avevano una cosa in comune: conoscevano i loro assassini. Circa l’85 per cento dei crimini violenti in Italia avviene in casa, dietro le porte chiuse, perpetrati da mariti, partner, ex partner. Anche se il Sud è considerato particolarmente conservatore, la violenza di genere in Italia è un problema nazionale, a Milano come a Palermo.

Un fenomeno particolarmente attuale e non solo italiano: anche nelle coppie e nelle famiglie dalla mentalità più aperta e attente all’uguaglianza di genere, la pandemia di Covid-19 ha sbilanciato nuovamente la distribuzione dei ruoli e degli oneri, conquistata a fatica, a svantaggio delle donne. Sono loro che vengono quasi naturalmente deputate alla cura dei figli aiutandoli anche con la didattica a distanza. Il reportage fotografico “Pari diritti, pari doveri” accompagna da vicino una famiglia nei pressi di Torino poco dopo il periodo di lockdown della primavera del 2020. “Recentemente mi sono occupata dei compiti delle nostre figlie per un’intera mattinata. Mentre le seguivo, ho continuato a ricevere richieste da parte dei clienti e ho tentato di ritagliarmi un po’ di spazio per il lavoro. È stato terribile”, queste le parole di Marianna, una libera professionista che ha avviato una società di pubbliche relazioni.

“Santa o sgualdrina” riunisce tanti ritratti di donne diverse, opinioni di uomini sulle donne, esempi di pubblicità e citazioni di personalità italiane degli ultimi cento anni, e altri toccanti reportage come quello sulla vita in un convento di suore e sulle iniziative del movimento femminista “Non una di meno”.

Le autrici

>>>Barbara Bachmann ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra i quali il premio giornalistico Axel Springer.

Le fotografie di>>>Franziska Gilli sono state selezionate per vari festival internazionali, tra cui il Copenhagen Photo Festival. Entrambe lavorano per prestigiosi settimanali e riviste, come “iO Donna”, “Internazionale”, “Die Zeit” o “Der Spiegel”.

  • Organizzato da: FREELENS Galerie