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Plantarium – Piccolo atlante botanico della Garbatella

Mostra con fotografie di Giovanni Cocco; inaugurazione alla presenza dell’artista

Data e luogo dell’evento: Vernissage venerdì 9 dicembre 2022, ore 19.00, Istituto Italiano di Cultura di Amburgo.

Per la partecipazione al vernissage è richiesta la registrazione tramite >>>il portale Eventbrite.

La mostra potrà essere visitata fino al 31 gennaio 2023, prima e dopo gli eventi dell’Istituto ed inoltre dal lunedì al giovedì dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 14.00 alle ore 16.00; il venerdì dalle ore 10.00 alle ore 13.00. Durante la permanenza nel nostro Istituto è necessario indossare una mascherina FFP2.

PLANTARIUM è uno studio fotografico sul rapporto ben riuscito tra pubblico e privato, tra elementi naturali e costruzioni, tra spazio urbano e sociale. Lo studio è stato condotto nel quartiere romano della Garbatella, un quartiere con numerosi edifici di edilizia popolare costruiti durante il regime fascista. La Garbatella e la sua flora sono un segreto romano ben custodito. La Garbatella è un quartiere unico e esotico, noto per la sua architettura basata sui lotti, un particolare tipo di edilizia pubblica con edifici progettati nello stile del “Barocchetto romano” e modellati sul movimento delle città giardino inglesi.

Il quartiere è una piccola isola urbana unica nel suo genere e al momento della sua creazione aveva il più alto rapporto tra superficie edificata e spazi verdi “pubblici ma privati” che sono stati, per generazioni di residenti dei lotti, luoghi di socialità e di incontro che ancora vivono solo grazie alla cura degli abitanti.

Da qui la scelta di Giovanni Cocco di fotografare le piante, che mostrano un tipo di esotismo estetico, comportamentale, architettonico e legato alla vegetazione di tutto il luogo fisico e che sono il simbolo dell’equilibrio tra pubblico e privato, dell’interazione riuscita tra questi due elementi. Con la sua serie fotografica Plantarium, Cocco offre uno sguardo di questo tesoro, svelando la flora e la vegetazione del quartiere e i suoi incantevoli spazi verdi. Così facendo, Giovanni Cocco lavora per preservare il suo mistero, mentre prova a dare movimento alle sue nature morte.

Giovanni Cocco, nato a Sulmona nel 1973 racconta che ha iniziato a fotografare perché suo padre era un fotografo amatoriale e che dalle sue foto è stato circondato fin da bambino: erano ovunque, sui tavoli, negli armadi, sulle librerie. Inoltre Giovanni doveva accompagnare sempre il padre nella camera oscura. Il padre lo incoraggiava poi a usare le sue macchine fotografiche, così, molto presto, Giovanni ha iniziato a fotografare.

Per anni lo ha fatto solo per gioco, fino a quando nel 2004, si è dovuto confrontare con una storia che lo aveva colpito emotivamente, quella di sua sorella Monia. In questa occasione ha capito che la macchina da presa è un mezzo potente per osservare e connettersi con il mondo, e anche uno strumento per comunicare in modo immediato la visione che uno ha delle cose e delle persone che lo circondano.

 

 

  • Organizzato da: IIC Hamburg