Situata nel cuore del quartiere Esquilino, a pochi passi dalla stazione Termini, Piazza Dante a Roma avrebbe dovuto ospitare un monumento dedicato al poeta, poi mai realizzato. Ha mantenuto fino al 1945 la dedicazione a Leonardo da Vinci, anno nel quale fu definitivamente abbandonato il progetto di dedicare una strada al sommo poeta nel costruendo quartiere nell’area sud della città E42 (Esposizione Universale 1942 poi Esposizione Universale Roma-EUR).
La piazza è scenograficamente occupata dall’imponente mole del palazzo delle Casse di Risparmio Postali – grande quanto dieci campi di calcio –, realizzato in stile liberty nel 1914 su progetto dell’architetto romano Luigi Rolland. Durante la seconda guerra ospitò uno dei più grandi rifugi sotterranei per proteggere la popolazione dai bombardamenti alleati, che poi negli anni ’80 fu utilizzato come centrale dalla società elettrica ENEL. I giardini della piazza sono stati dedicati a Mary Begun e a suo figlio Hasib, morti in un incendio nella vicina via Buonarroti nel 2007.
Dopo un lungo lavoro di adeguamento della struttura storica a soluzioni tecnologiche di avanguardia – tra i quali 2.000 chilometri di cavi in fibra ottica –, dal maggio 2019 il palazzo delle Casse ospita la sede unitaria dei servizi segreti italiani.
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L’Istituto Italiano di Cultura di Amburgo si rimette (virtualmente) in viaggio, per disegnare, nel Settecentenario della morte, una mappa geografica dei luoghi danteschi, in un eccezionale cortocircuito tra piano reale e letterario: luoghi reali che hanno ispirato luoghi letterari e luoghi letterari che hanno dato vita a luoghi reali…
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