#andarperisole è un progetto online, fruibile attraverso i canali social dell’Istituto.
L’isola del Giglio (21,2 km2) è la seconda per grandezza dell’arcipelago toscano dopo l’Elba. Presenta una forma quasi ellittica, reca coste alte e rocciose ed è interamente montuosa (Poggio della Pagana, 498 m s.l.m.). Il suo nome si deve alla presenza di capre (in latino Igilium). L’isola è stata frequentata fin dall’età del Ferro e in epoca romana fu residenza dei Domizi Enobarbi, un’importante famiglia di commercianti (Gneo Domizio era marito di Agrippina, madre dell’imperatore Nerone). Nell’Alto Medioevo è entrata nei possedimenti dei monaci cistercensi dell’abbazia delle tre Fontane, per poi passare di mano in mano attraverso la proprietà di importanti famiglie centro-italiane: gli Aldobrandeschi, i Caetani e gli Orsini. Fu dei Pisani per due secoli, poi dei Fiorentini, fu tra i possedimenti della corona d’Aragona di Napoli e infine, nel XVI, entrò stabilmente nei domini del Granducato di Toscana.
Il territorio selvaggio, le acque limpidissime, le splendide spiagge e la fauna marina ricchissima rendono il turismo sull’isola molto fiorente, attraendo soprattutto gli amanti degli sport subacquei e dell’arrampicata.
L’isola è tristemente nota per il naufragio della nave Costa Concordia, semi-affondata nei pressi del Giglio il 13 gennaio 2012, con un tragico bilancio umano. Il relitto rimase nel luogo dove si era incagliato fino al luglio 2014, quando fu trasferito nel porto di Genova per la demolizione.
Nel pluripremiato film La grande bellezza di Paolo Sorrentino (2013) – tra gli altri, Oscar come miglior film straniero nel 2014 –, il protagonista Gep Gambardella, incaricato di scrivere un pezzo sul naufragio, percorre il sentiero pedonale che scende al faro di Capel Rosso e osserva da lontano la carcassa della Costa.
A 14 km a sud-est dal Giglio si trova Giannutri, una piccola isola (2,6 km2) di roccia calcarea, quasi disabitata, che chiude a sud l’arcipelago Toscano. Durante il periodo estivo è possibile visitarla attraverso un servizio di linea giornaliero da Porto Santo Stefano. L’isola era abitata già dall’età del Bronzo ed ha vissuto la massima fioritura in epoca romana, come testimoniano il porto e i resti della villa dei Domizi Enobarbi. Asilo di cenobiti e rifugio dei pirati, l’isola fu in seguito a lungo disabitata. Al 1861 risale la costruzione del faro: l’isola (27 abitanti nel 2011) è oggi abitata dai fanalisti e dai proprietari di terre messe a coltura. La sua morfologia, ricca di anfratti e di conche, la rende una meta ideale per gli amanti degli sport subacquei, attività da praticare nel rispetto dell’area protetta.
Nel 1996 è stato istituito il Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano, che protegge l’intero arcipelago, unitamente agli isolotti minori del Canale di Piombino e del Mar Tirreno.
*Toscano, Arcipelago.Situato tra la costa toscana e la Corsica, comprende sette isole principali (Elba, Capraia, Pianosa, Montecristo e Gorgona, comprese nella provincia di Livorno; Giglio e Giannutri, in provincia di Grosseto) e diversi piccoli isolotti e scogli rocciosi. Le isole (superficie complessiva 300 km2 circa.) Mostrano sensibili diversità di costituzione geologica. Presentano (tranne Pianosa) un rilievo accidentato, benché basse, e vengono considerate il residuo di un’area continentale sommersa, la Tirrenide, di cui avrebbe fatto parte anche l’Argentario (info geografiche sull’arcipelago da treccani.it).
Visita la galleria di immagini sui nostri canali social! >>>Facebook >>>Instagram (Foto © © Corinna Del Bianco © R. Ridi per Ente Parco Nazionale dell’Archipelago Toscano © Giannutri – carta storica su gentile concessione MiC -Archivio di Stato di Firenze)
Scopri la tappa del viaggio attraverso la carta:
L’Istituto Italiano di Cultura di Amburgo si rimette (virtualmente) in viaggio, per salpare alla volta delle isole che puntellano i mari della Penisola: arcipelaghi più o meno noti, isole di origine vulcanica o calcarea, isole solitarie, vicinissime o lontanissime dalle coste, colorate o bianchissime, brulle o rigogliosissime di macchia mediterranea, magnifici set cinematografici, e infine teatro delle estati degli italiani e dei viaggiatori internazionali.
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La rassegna gode del patrocinio del Ministero della Cultura (MiC).
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