#IoRestoACasa
Streaming in italiano con sottotitoli (in inglese o in tedesco), due volte la settimana, fino alla fine di giugno: Gli Istituti Italiani di Cultura di Berlino e Amburgo presentano Cinedì Web. Il progetto è a cura di Mara Martinoli, curatrice cinematografica freelancer.
In attesa della riapertura delle sale cinematografiche, portiamo film italiani contemporanei direttamente nel vostro salotto! E non è tutto: registi, sceneggiatori, attori risponderanno alle vostre domande sui film!
Continua la rassegna Cinedì Web giovedì 21 maggio 2020 con il film “Fortapàsc” di Marco Risi (in italiano con i sottotitoli in inglese).
L’ingresso alla sala cinematografica virtuale – accessibile dalle 19.00 alle 24.00 del 21 maggio –, avviene tramite un link VIMEO. Al posto dei biglietti del cinema sarà fornita una password. Entrambi – link e password – saranno pubblicati su questo sito il 21 maggio a partire dalle ore 14.00.
Un’introduzione al film sarà invece prevista per le 18.30 sulla piattaforma “Zoom”, per la quale è anche necessario un codice di accesso. Anche questo sarà pubblicato il 21 maggio sui siti web degli istituti di cultura di Berlino e Amburgo.
VIMEO-link: >>> ***
VIMEO-password: ***
Zoom-link (il programma zoom deve essere istallato sul proprio dispositivo): ***
“Fortapàsc” (2009) di Marco Risi
Il 23-9-1985, sotto casa sua al Vomero di Napoli, morì il giornalista Giancarlo Siani, ucciso da un commando camorrista con 10 colpi di pistola. Aveva 26 anni. Scritto da Jim Carrington e Andrea Purgatori con il regista, il film rievoca i suoi ultimi 4 mesi in cui – “praticante abusivo” – si dedicò a scrivere per Il Mattino di Napoli articoli sugli intrallazzi tra politici più o meno corrotti e i boss della camorra, pronti a mettere le mani sui miliardi destinati alla ricostruzione dopo il sisma del 1980. Una 1ª sceneggiatura era pronta da 5 anni, ma si deve soprattutto al produttore Angelo Barbagallo se fu tolta dal cassetto. Ci sono i giornalisti-giornalisti (non molti e in diminuzione) e i giornalisti-impiegati, dice Mahieux. Pur senza contratto, Siani apparteneva alla 1ª categoria. Non sta al telefono. Va in giro sulla sua Méhari e a piedi, interroga, indaga, dà fastidio, si espone, rischia, magari con un po’ di incoscienza giovanile. Ama il suo mestiere e lo fa bene, con puntigliosa onestà. Ne è uscito un personaggio attendibile e non eroico, perbene e vivace anche nella vita privata, ricca di interessi, avventure, fidanzate. Nell’interpretarlo con una naturalezza apparentemente semplice, De Rienzo è una rivelazione, ma anche gli altri interpreti sono funzionali, hanno le facce giuste. È il 14° film per il cinema di Risi, e uno dei più riusciti, migliore anche di Il muro di gomma (1991). (Morandini)