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Tiziano, Lo Specchio di Venere

Conferenza on line a cura del dott. Francesco di Ciaula, disponibile sui canali YouTube degli Istituti Italiani di Cultura di Colonia e di Amburgo, a partire da giovedì 6 maggio 2021, ore 16: >>>VAI AL CANALE DI IIC AMBURGO

Tiziano Vecellio incarna la grandezza dell’arte veneziana del Rinascimento, autore di una rivoluzione stilistica raggiunta tramite una ricchezza cromatica e compositiva che influenzerà l’intero corso della pittura del Cinquecento e del Seicento.
L’artista veneto si forma sul melanconico ed ermetico lirismo di Giorgione, il pittore che per primo fonde dolcemente paesaggio e figure secondo sfumati accordi del colore. Lo stesso concetto di sensualità, come si intende in età moderna, è un’invenzione di Tiziano. L’arte di Raffaello sarà determinante in questo senso per assimilare quella solare e gioiosa rappresentazione del corpo femminile derivata dallo studio dell’Antico, il quale verrà però reinterpretato con una sensibilità più complessa e sottile rispetto al classicismo aulico del grande Urbinate.
La prevalenza del colore sul disegno operata da Tiziano apre un’epoca segnata dalla ricerca delle voluttà delle forme, da un prevalere di valori cromatici capaci di far risaltare l ’accesa bellezza dei corpi e degli ornamenti, in un processo che si concluderà con gli eccessi stilistici del Barocco.
La committenza da parte di potenti signorie e sovrani dell’epoca come gli Este, i Gonzaga e i reali di Spagna, interessati a ricreare nella loro sfera privata un mondo mitico popolato da sensuali nudità femminili, spinse Tiziano ad inaugurare un genere “erotico” dove viene esaltato il valore della Vanitas e dell’amore mondano. In opposizione ai concetti della bellezza femminile come riflesso della bellezza spirituale, cari alla cultura quattrocentesca, i dipinti mitologici di Tiziano rifulgono di un intenso ed elegante erotismo, libero definitivamente da rimandi moraleggianti e passioni sublimate. Le Veneri e le altre Dee tizianesche sono dame alla moda, truccate e ingioiellate, che si specchiano ammirando la loro nuda e giunonica bellezza, consapevoli di essere voluttuosamente guardate dall’osservatore, verso il quale rispondono con un languido sorriso.
Il tema dello specchio come simbolo dell’eros è cara a Tiziano che introduce, inoltre, una rappresentazione di interni domestici e intimi come luoghi dell’episodio mitico, in parallelo con l ‘idea giorgionesca della natura come scenario primario delle vicende umane e divine.
Le ultime opere, nel contesto storico della Controriforma, riflettono un senso più tragico delle vicende amorose degli Dei, pervase da una ineluttabilità del destino a cui soccombe anche la forza edonistica e ribelle di Eros che aveva pervaso, fino a quel momento, le splendide e folgoranti “poesie” di Tiziano. (Testo: IIC Colonia)

Evento organizzato in collaborazione con: Istituto Italiano di Cultura Colonia, Associazione Italo-Tedesca Düsseldorf, Federazione delle Associazioni Italo-Tedesche in Germania (VDIG).

  • Organizzato da: IIC Colonia
  • In collaborazione con: IIC Amburgo ed altri