Un’aura dolce, sanza mutamento
avere in sé, mi feria per la fronte
non di più colpo che soave vento;
per cui le fronde, tremolando, pronte
tutte quante piegavano a la parte
u’ la prim’ombra gitta il santo monte;
non però dal loro esser dritto sparte
tanto, che li augelletti per le cime
lasciasser d’operare ogne lor arte;
ma con piena letizia l’ore prime,
cantando, ricevieno intra le foglie,
che tenevan bordone a le sue rime,
tal qual di ramo in ramo si raccoglie
per la pineta in su ’l lito di Chiassi,
quand’Ëolo scilocco fuor discioglie.
(Purg., XXVIII 7-21)
La Pineta di Classe, un grande bosco pianeggiante alle porte di Ravenna, è una riserva naturale che fin dall’anno Mille ha goduto delle cure dei monaci del vicino monastero di Sant’Apollinare in Classe. La pineta ospita piante secolari come il leccio, la roverella e i carpini bianchi, oltre ovviamente ai pini, ed è evocata da Dante come immagine del paradiso terrestre, con le fronde mosse dal vento e il canto degli uccelli. La pineta ha ispirato altri illustri poeti, tra cui Boccaccio, il quale vi ha ambientato la novella di Nastagio degli Onesti (Decameron, V giornata), successivamente ritratta mirabilmente da Sandro Botticelli (tavole oggi conservate tra il Prado di Madrid e il Palazzo Pucci di Firenze), e di poeti romantici come Lord George G. Byron (la pineta è menzionata nel Don Juan). Al Sommo Poeta è dedicato un itinerario che conduce i visitatori nei luoghi che lo ispirarono nel suo periodo di esilio ravennate. Il Comune, in onore della pineta, ha accolto nel suo stemma il caratteristico pino domestico
Visita la galleria di immagini sui nostri canali social! >> Facebook >> Instagram (© Comune Ravenna © Delio Mancini per Comune di Ravenna © Nicola Strocchi per Comune di Ravenna © Sandro Botticelli, Novella di Nastagio degli Onesti, Palazzo Pucci e Museo del Prado).
Scopri la tappa attraverso la mappa >>>
L’Istituto Italiano di Cultura di Amburgo si rimette (virtualmente) in viaggio, per disegnare, nel Settecentenario della morte, una mappa geografica dei luoghi danteschi, in un eccezionale cortocircuito tra piano reale e letterario: luoghi reali che hanno ispirato luoghi letterari e luoghi letterari che hanno dato vita a luoghi reali.
Info sul progetto qui >>> #piazzadante